Più di 3.000 persone sono state sfollate nella Colombia occidentale durante i combattimenti tra i ribelli di sinistra dell’ELN, i loro neo rivali paramilitari “Los Urabenos” e l’esercito, secondo le autorità.

L’ufficio del Difensore e le Nazioni Unite hanno riferito che la popolazione principalmente indigena e discendente africana sono stati costretti a lasciare le loro case nella provincia di Choco a seguito del recente scoppio delle ostilità tra i due gruppi rivali.

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Un attacco guerrigliero sui soldati peruviani alla vigilia delle elezioni presidenziali del paese ha ucciso sette persone, hanno detto domenica le autorità, aumentando il bilancio provvisorio fornito in giornata.

Il capo della procura di stato, Pablo Sanchez, ha detto in un discorso televisivo che sette persone sono state uccise e cinque ferite nell’attacco di sabato nelle giungle del Perù centrale.

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In parallelo con i colloqui di pace in corso con il più grande gruppo ribelle della Colombia FARC, i ribelli ELN hanno accettato di formalizzare i colloqui di pace che cercano di porre fine a mezzo secolo di violenza, hanno annunciato mercoledi il governo ed i ribelli.

L’annuncio è stato fatto nella capitale venezuelana di Caracas dai rappresentanti dell’amministrazione del presidente Juan Manuel Santos e la leadership dell’ELN.

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Aerei da guerra americani hanno bombardato un campo di addestramento dello Stato Islamico all’inizio di venerdi , uccidendo almeno 41 persone, molto probabilmente incluso un comandante militante collegato agli attacchi sui turisti occidentali, in un attacco che ha evidenziato un ampio divario tra gli sforzi militari americani e diplomatici nella regione.

Gli attacchi aerei a Sabratha, una città sulle rive del mare a 50 miglia da Tripoli, hanno colpito Noureddine Chouchane, un militante tunisino collegato a due grandi attacchi sui turisti occidentali in Tunisia lo scorso anno. Ha anche facilitato l’arrivo di reclute dello Stato Islamico in Libia, ha detto il Pentagono in una dichiarazione confermando gli attacchi.

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Il combattimento non è finito, dice l’Esercito di Liberazione Nazionale Zapatista (EZLN), che ieri ha celebrato il suo 22 anniversario con eventi a Oventic, Chiapas.

In una dichiarazione, l’organizzazione rivoluzionaria ha detto che le sue comunità indigene non hanno nè le televisioni digitali date dal governo federale, nè gli ultimi modello di veicoli e case di cemento.

Ma i loro residenti hanno una migliore qualità di vita che di quelli “che hanno venduto sè stessi” ai diversi partiti politici.

Era il 1 Gennaio 1994 quando l’ELZN, sotto la leadership del subcomandante Marcos, ha impugnato le armi nella sua guerra “contro lo Stato messicano”. I ribelli armati hanno preso diverse città nel Chiapas.

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