Ucraina: Kiev impone la legge marziale dopo lo scontro con la marina russa
Le navi di pattuglia del confine russo hanno attaccato e requisito tre navi ucraine domenica vicino lo Stretto di Kerch, fuori la costa della Crimea annessa al Cremlino. Mentre la Russia ha descritto l’attacco come una legittima reazione alle navi ucraine di aver violato le acque territoriali, Kiev lo ha definito un atto immotivato dell’aggressione russa.
All’indomani dell’incidente, il primo scontro aperto tra forze ucraine e russe, i legislatori di Kiev hanno votato per la legge marziale da imporre nelle regioni confinanti con la Russia.
Domenica mattina, due cannoniere ucraine e un rimorchiatore sono stati intercettati durante il viaggio verso la città portuale di Mariupol da motovedette russe. Mentre la flottiglia si stava avvicinando allo Stretto di Kerch, una nave della guardia costiera russa ha speronato il rimorchiatore ucraino. Sono anche stati dispiegati caccia russi ed elicotteri nella zona, mentre i cargo merci pesanti hanno bloccato l’accesso allo Stretto di Kerch.
Più tardi in quel giorno, le navi russe hanno aperto il fuoco sugli ucraini e preso d’assalto le navi. A seguito dell’attacco, più di 20 marinai ucraini sono stati catturati e tra tre a sei sono stati feriti.
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