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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
L’esercito del Mali ha ricatturato la città strategica del nord di Kidal, una roccaforte dei gruppi separatisti dominati dai Tuareg che hanno a lungo posto un problema di sovranità per la giunta al potere.
La cattura di Kidal è un successo simbolico significante per i leader militari del Mali, che avevano preso il potere nel 2020.
L’esercito del Mali si è avvicinato sabato alla città settentrionale strategicamente importante di Kidal che è in mano ai separatisti tuareg e gruppi ribelli, hanno detto l’esercito e fonti politiche.
Da quando hanno preso il potere in un colpo di Stato nel 2020 i governanti militari del paese africano hanno dato una priorità al ripristino della sovranità su tutte le regioni e Kidal potrebbe diventare un campo di battaglia chiave.
L’esercito del Mali e ribelli Tuareg hanno detto che ci sono stati scontri sanguinosi martedi nella città settentrionale di Bourem, in un ulteriore segno del disfacimento dell’accordo di pace del 2015.
L’alleanza ribelle, chiamata Coordinamento dei Movimenti Azawad (CMA), sta combattendo l’esercito da Agosto, un conflitto scatenato in parte dalla partenza di una missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite che per anni ha aiutato a mantenere una fragile calma.
Le relazioni con la Francia, ex potenza coloniale del Niger, si sono degradate dopo che Parigi ha sostenuto la deposizione del presidente Mohamed Bazoum a seguito del colpo di Stato a Luglio.
“La Francia continua a schierare le sue forze in diversi paesi ECOWAS (Comunità Economica degli Stati Africani Occidentali) come parte della preparazione per una aggressione contro il Niger, che sta pianificando in collaborazione con questa organizzazione comunitaria”, ha detto sabato il portavoce del regime del Niger, il colonnello Amadou Abdramane.
Ufficiali dell’esercito sono comparsi sulla tv nazionale in Gabon per dire di aver preso il potere.
Hanno detto che stavano annullando i risultati dell’elezione di sabato, nella quale il presidente Ali Bongo è stato dichiarato il vincitore.
