Gli scontri tra Iran e Israele portano la minaccia di una guerra totale
Con le sue truppe e infrastrutture militari stazionati ad appena 50 chilometri dal confine israeliano, l’Iran sta minacciando un confronto militare che potrebbe ulteriormente destabilizzare la regione, creare una catastrofe umanitaria e costringere altre migliaia di rifugiati a fuggire per la salvezza. Israele ha lanciato attacchi aerei contro obiettivi dell’esercito iraniano dentro la Siria domenica, uccidendo quattro soldati e ferendone molti altri.
Sono arrivati dopo che il sistema di difesa israeliano Iron Dome ha intercettato i missili sparati verso le contese Alture del Golan. “Dovresti avere paura del giorno in cui i nostri missili guidati di precisione ruggiscono e cadono sulla tua testa”, il comandante Mohammad Al Jafari dei Corpi della Guardia Rivoluzionaria Iraniana ha detto precedentemente avvertito Tel Aviv.
Come hanno ripetutamente sostenuto queste pagine, le miriadi di attori coinvolti in questa intrattabile guerra hanno bisogno di vedere la Siria meno come uno strumento per la costruzione del potere geopolitico e più alla luce di un paese lacerato dal conflitto e che ha bisogno di guarire.
Ma non si può sfuggire dalla realtà che l’interferenza iraniana in Siria abbia aumentato il prospetto di una guerra totale. E con decenni di vecchie ostilità ed una disputa territoriale sulle Alture del Golan tra Israele da una parte e Iran e Siria dall’altra, il costo e l’impatto di un tale conflitto sulla vita di innocenti siriani sarebbe devastante.
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