Venerdì, Aprile 26, 2024
C’è una crescente evidenza per una imminente operazione dell’esercito israeliano dentro la città di Rafah. Negli ultimi due giorni, immagini satellitari hanno rivelato la costruzione di diverse nuove tendopoli a sud di Gaza e IDF ha mobilitato due brigate di riserva del nord nella Striscia di Gaza.
In un discorso pubblico a Pasqua, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva promesso di “sferrare ulteriori e dolorosi colpi” ad Hamas per “incrementare la pressione militare e diplomatica” sull’organizzazione terroristica per rilasciare tutti gli ostaggi.
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Mercoledì, Aprile 24, 2024
Gli Hezbollah del Libano appoggiati dall’Iran hanno detto martedi di aver lanciato un attacco drone contro le basi dell’esercito israeliano a nord della città di Acre, nel più profondo attacco dentro il territorio di Israele dall’inizio della guerra di Gaza.
IDF ha detto di non essere a conoscenza che le sue strutture siano state colpite da Hezbollah, ma martedi ha detto che ha intercettato due “obiettivi aerei” al largo della costa nord di Israele.
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Sabato, Aprile 20, 2024
Una base militare in Iraq ospitante una milizia filo-iraniana è stata danneggiata in una esplosione, uccidendo una persona e ferendone otto, hanno detto gli ufficiali della sicurezza.
L’esercito dell’Iraq ha riferito che nessun drone o caccia era nella zona prima o durante l’esplosione.
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Sabato, Aprile 13, 2024
L’Iran ha lanciato i droni dal suo territorio verso Israele sabato sera, giorni dopo che il leader supremo aveva avvertito avrebbe colpito in risposta ad un attacco aereo sul consolato iraniano in Siria che ha causato la morte di diversi generali.
Nella mattinata di sabato, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Israele “si stava preparando da settimane per la possibilità di un attacco diretto dall’Iran”.
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Lunedì, Aprile 8, 2024
Le Forze di Difesa Israeliane domenica hanno annunciato un pieno ritiro di tutte le forze dal sud di Gaza, lasciando una piccola forza per mantenere le operazioni nell’intera striscia.
Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu domenica ha pronunciato un discorso all’inizio di una riunione di gabinetto, ribadendo che Israele non accetterà qualsiasi cessate il fuoco a meno che Hamas liberi tutti gli ostaggi rimanenti. Il grosso delle truppe che si ritireranno nei prossimi giorni lasceranno Khan Younis, che è stato usato come bastione centrale di Hamas nel sud.
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