I nemici di lunga data Etiopia ed Eritrea potrebbero essere diretti verso la guerra, hanno avvertito ufficiali in una regione in subbuglio etiope al centro delle tensioni, rischiando un altro disastro umanitario nel Corno d’Africa.

Scontri diretti tra i due più grandi eserciti dell’Africa rappresenterebbero il colpo mortale per un storico riavvicinamento per il quale il primo ministro d’Etiopia Abiy Ahmed aveva vinto il Nobel per la pace nel 2019 e potrebbe coinvolgere altre potenze regionali, hanno detto gli analisti.

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Il nuovo governo del Senegal e i ribelli filo-indipendentisti di Casamance nel sud del paese hanno firmato un “importante accordo” intento a portare una pace definitiva ad una regione che ha subito quattro decenni di conflitto, ha detto lunedi il network RTS.

L’accorto è stato firmato dal primo ministro senegalese Ousmane Sonko durante una visita a Bissau domenica dove ha incontrato i membri del Movimento delle Forze Democratiche di Casamance (MFDC) ai colloqui mediati dal presidente Umaro Sissoco Embalo della Guinea-Bissau.

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L’esercito sudanese ha catturato una nuova città nel sud del Sudan domenica, nell’ultimo successo militare contro il gruppo paramilitare Forze di Supporto Rapido (RSF).

La piattaforma Nidaa Al-Wasat, un gruppo volontario locale, ha detto in una breve dichiarazione che RSF non ha presenza militare nella città di Alkotainh nello Stato Nilo Bianco.

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La città è caduta nelle mani delle forze M23 durante la notte tra giovedi e venerdi, segnando un significativo guadagno al gruppo ribelle nella loro spinta verso la capitale del Sud Kivu, Bikavu.

“I ribelli M23 stanno avanzando verso Bukavu, che è il loro obiettivo finale”, ha detto un leader locale che ha preferito l’anonimato parlando liberamente a ChimpReports.

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Almeno 773 persone sono state uccise a Goma la più grande città nell’est della Repubblica Democratica del Congo e nelle sue vicinanze in una settimana, durante i combattimenti con i ribelli M23 appoggiati dal Ruanda che hanno catturato la città in una serie di escalation di un conflitto lungo un decennio, hanno detto le autorità.

“Questi dati rimangono provvisori poichè i ribelli hanno chiesto alla popolazione di ripulire le strade di Goma. Ci dovrebbero essere fosse comuni ed i ruandesi si sono presi cura di evacuare le loro”, ha detto il portavoce governativo congolese Patrick Muyaya in un discorso sabato nella capitale Kinshasa, aggiungendo che il bilancio dei morti potrebbe essere più alto.

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